Economia

Ma Romano ha il naso un po’ lungo

L’Italia ha un debito col Fondo globale contro l’Aids, la tubercolosi e malaria. In campagna elettorale il presidente del Consiglio si era impegnato a onorare il debito...

di Paolo Manzo

Mercoledì 6 giugno. Prodi detta una nota: «L?Italia verserà al più presto, con il prossimo bilancio di assestamento previsto per l?inizio di luglio, 260 milioni di euro al Fondo globale per la lotta all?Aids, alla tubercolosi e alla malaria». Questa la promessa fatta al G8 tedesco dal presidente del Consiglio italiano, Romano Prodi a Bob Geldof e a Bono Vox, che avevano criticato duramente il governo italiano per non aver ancora versato i soldi promessi all?agenzia delle Nazioni Unite due anni fa. Non solo parole in libertà, ma una nota ufficiale diffusa da Palazzo Chigi in cui si sottolinea a chiare lettere che l?impegno del premier Prodi ad Heiligendamm al cospetto delle due rock star.

Quando verrà saldato il debito? Forse entro luglio, o forse poi. Sul tema, gli annunci dilatori si sprecano. Il beneficio del dubbio, del resto, è più che lecito dal momento che quella dello scorso 6 giugno non è che l?ennesima promessa (per la precisione la quarta) fatta in forma ufficiale in poco più di un anno. Per i lettori di Vita, ecco una breve cronologia dei precedenti impegni sulla lotta contro Aids, tbc e malaria e che, al momento, non sono state mantenute dal presidente del Consiglio italiano.

Venerdì 24 marzo 2006. La prima volta fu l?anno scorso sulle sponde dell?Arno. Alla convenzione Noi e gli altri. Cooperare per un mondo più solidale, tenutasi il 24 marzo 2006 al Teatro Saschall di Firenze e organizzata da Ulivo, Democratici di Sinistra e Margherita, interviene il professor Romano Prodi, candidato premier alle elezioni un paio di settimane dopo. «Tra le priorità del mio governo ci sarà il finanziamento del Fondo globale per la lotta ad Aids, tubercolosi e malaria, come da impegni assunti in sede internazionale». La platea scatta in piedi e parte un applauso scrosciante. «Finalmente dopo le brutte figure fatte fare da Berlusconi all?Italia in tema di cooperazione, ecco il premier della svolta», la voce che circola in sala, tra gli addetti ai lavori del mondo delle ong.

Lunedì 29 gennaio 2007. La seconda promessa fu fatta all?ottavo vertice dell?Unione africana di Addis Abeba. «L?Italia è stata fin dall?inizio uno dei maggiori contribuenti del Fondo. Stiamo completando il versamento del totale degli impegni presi per il 2006 e 2007, che ammonta a 260 milioni di euro. E intendiamo in futuro continuare a svolgere un ruolo di primo piano». Il presidente del Consiglio, Romano Prodi quindi annuncia letteralmente, e durante il suo intervento ufficiale, che l?Italia «sta completando il versamento» dei 260 milioni di euro, onorando così gli impegni contratti con il Fondo globale per la lotta a Aids, tbc e malaria.

Venerdì 2 marzo 2007. La terza promessa, Prodi, la fa in Parlamento, in occasione del discorso prima del voto di fiducia al Prodi bis. «Quando si parla di pace e stabilità occorre parlare anche di solidarietà e cooperazione e io penso in particolar modo al continente africano. Nei mesi scorsi abbiamo già fornito un concreto segnale di sostegno all?Africa raddoppiando i fondi del nostro aiuto pubblico allo sviluppo portandoli a 700 milioni di euro per il 2007. Abbiamo anche voluto far fronte agli impegni assunti internazionalmente, versando al Fondo globale per la lotta all?Aids, alla tubercolosi e alla malaria, i 260 milioni di euro che rappresentano la nostra quota per gli anni 2005, 2006 e 2007». Insomma, addirittura in questa occasione il Presidente del Consiglio dà per versati i 260 milioni di euro che, invece, mancano ancora oggi all?appello.


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